Sezione A
Le stagioni del vento
Ieri era domenica, lo è stata per l’intera mattinata – una cocciuta domenica sopra bollenti sbuffi di vento
serpeggianti lungo un orizzonte color melone punteggiato
da silhouette di vele.
Ostinata, bruciante domenica
sulle donne indossanti il giorno
come un pareo di gioia,
sui vecchi che camminavano all’indietro
per rallentare le folate del tempo.
Cambiò nel pomeriggio,
gocciolò in nebbiolina grigia,
un vento umido impregnato dell’aroma amaro
di caffè riscaldato,
del frastuono di tuoni e clacson
sulla via del ritorno.
Ma era sempre ieri sebbene nessuno potè impedire
al vento del Nord di congelare una processione
di sussultanti
lampioni, nessuno potè impedire al buio di scivolare,
tremante, nella pallida alba dell’oggi,
nello scheletrico artiglio dell’inverno. – Loredana Marchesin
Motivazione del Comitato Scientifico:
Una giornata scandita in tre momenti che il poeta
sente come singole stagioni in evoluzione e
coinvolgenti. Ogni stagione è percorsa dal vento, un
alito immaginario che “tocca” persone e cose, che
scompiglia le esistenze e le accompagna
mescolandosi alla vita. Tre strofe per una bel
Sezione B
Amen
Tal amen de gnot
o ài metût a suiâ
il peçot de anime
cun doi picjots – un par colôr – sul fîl dal timp.
O spieti l’albe
di sbîr aiarin
par sflocâ te lûs. – Aldo Rossi
*Poesia in lingua friulana
Amen
Nell’amen della notte / ho steso ad asciugare / lo straccio dell’anima
/ con due mollette / – una per colore – / sul filo del tempo. /
Aspetto l’alba / di vivace venticello / per sventolare nella luce.
Motivazione del Comitato Scientifico:
Breve e intensa – ma anche bella – come una preghiera
sull’orlo della notte, questa composizione onora la lingua
friulana e ci comunica immagini preziose. Il vento
dapprima si percepisce nei suoi effetti e poi inonda l’alba ed
è soffio di luce.